Bella partecipazione di pubblico alla singolar tenzone tra le quattro Contrade, al Palio dei Ragazzi e agli eventi collaterali delle due settimane del Settembre Cerretese. Caracosta vince entrambi i Palii.

Il Palio del Cerro è la manifestazione storica più antica e più cara alla comunità di Cerreto Guidi. Ogni anno vi si sfidano in singolar tenzone le quattro Contrade di Porta Caracosta, Porta al Palagio, Porta Fiorentina e Porta Santa Maria al Pozzolo. Giunto alla sua cinquantacinquesima edizione, il Palio mantiene vivo il suo fascino e la sua attrattività. I giochi storici si sono svolti, di fronte ad un grande e caloroso pubblico il 31 agosto, cioè come antica tradizione nel sabato precedente alla prima domenica di settembre, in cui hanno luogo i festeggiamenti per Santa Liberata. La cronaca delle gare ci racconta che la vincitrice, per la settima volta consecutiva, è stata Porta Caracosta, che con 18 vittorie totali si è avvicinata ancora nell’Albo d’Oro alle 21 vittorie di Porta Santa Maria al Pozzolo.

UN PO’ DI STORIA

Pensato inizialmente dal vivace gruppo dei giovani della Proloco del 1968 come una sorta di Gioco dell’Oca, ambientato nel Rinascimento, trovò la sua impostazione definitiva, in seguito al fecondo confronto con l’allora Direttore del Calcio Storico Fiorentino Luciano Artusi.

Il Palio è una rievocazione storica di giochi di destrezza, in costumi rinascimentali, ispirati a quelli che si svolgevano nella seconda metà del ‘500 per salutare Cosimo I de’ Medici, quando si recava a Cerreto per diletto e grandi battute di caccia insieme alla figlia Isabella. Fu Cosimo a volere la costruzione della Villa di Cerreto, oggi patrimonio UNESCO, simbolo del potere mediceo sul territorio. Dinanzi alle scalinate del Buontalenti prospicienti la Villa si disputa ogni anno il Palio e quest’anno ancor più forte è il ricordo del primo Granduca di Toscana, del quale si celebrano 450 anni dalla morte.

Il Palio fu quindi dedicato a Santa Liberata e questo nesso ha acquisito nel tempo un significato profondo, alimentando la dedizione alla Compatrona e il senso di comunità. Si scelse di dedicarlo a Santa Liberata, a seguito della scoperta negli archivi parrocchiali di documenti che attestavano il fatto che tra il XVIII ed il XIX secolo, durante i tradizionali festeggiamenti per la Santa veniva svolto a Cerreto, tra le altre iniziative, un palio di cavalli. Da allora le celebrazioni per la Compatrona e le manifestazioni del Palio si sono sempre più integrate, con una serie di momenti che suggellano questo intimo legame: dalla partecipazione delle Contrade alle processioni alla benedizione dei drappi e delle squadre, sino alla cerimonia conclusiva del dono simbolico della terra, del sale, del pane, del vin sacro e di un grande cero, nel Santuario.  

I DRAPPI DEL PALIO

Il drappo per la contrada vincitrice e quello in onore a Santa Liberata sono stati dipinti quest’anno dalla pittrice fiorentina Paola Imposimato. Dal 2002 al Palio dipinto per la Contrada vincitrice si affianca un Palio in onore a Santa Liberata, che viene consegnato ogni anno alla Parrocchia di San Leonardo. La collezione di quest’ultimi Palii è conservata presso la Palazzina dei Cacciatori. Il drappo per il Palio dei Ragazzi è stato invece dipinto a quattro mani dai cerretesi Valerio Desideri e Stefano Tamburini.

I Cenci sono stati svelati, alla presenza delle autorità e dei pittori, in occasione della presentazione e benedizione dei Palii mercoledì 28 agosto sul palco dei giochi, in Piazza Vittorio Emanuele II, dopo le meravigliose esibizioni dei musici e sbandieratori delle quattro Contrade, sfidando una serata iniziata e conclusa nel segno della pioggia.

Nei suggestivi locali delle sostruzioni dei Ponti Medicei è stata realizzata una personale della pittrice Paola Imposimato. Paola Imposimato, pittrice professionista di Firenze, si è laureata all’Accademia delle Belle Arti nella medesima città. L’artista ha al suo attivo in Italia e all’estero numerose mostre personali, collettive e permanenti in collezioni pubbliche e private. Ha realizzato 120 dipinti per Rievocazioni
Storiche
, denominate “Palio”, in gran parte del territorio nazionale e svolto pluriennali collaborazioni con Case di Alta Moda e Case Editrici. La sua produzione artistica spazia dal ritratto all’Arte Sacra, dai dipinti murali a quelli su tela, tavola, legno, cuoio, ceramica e cera. Numerosi i riconoscimenti ottenuti.

IL CORTEO STORICO

I giochi del Palio sono preceduti da un grande corteo storico di oltre 600 figuranti per le vie del borgo rinascimentale. Esso è aperto dal Gonfalone e i tamburini dell’Associazione Pro Loco, seguiti dal drappo del Palio del Cerro, dal maestro del torneo, dal banditore e dai giudici delle gare. Sfila quindi Cosimo I, con l’amata figlia Isabella ed il marito Paolo Giordano Orsini, ed a seguire la corte medicea. Dopo di che si presentano i numerosi gruppi delle Contrade con musici, sbandieratori e giocatori.

Per aggiudicarsi il Palio del Cerro ogni contrada partecipa ai giochi, cercando di ottenere in ognuno il miglior piazzamento possibile. I giochi che vengono disputati sono: il tiro con la balestra, il tiro alla fune, il lancio degli anelli, la corsa sui troppoli, la corsa nella bigoncia.

I GIOCHI DEL PALIO

Il tiro con la balestra consiste nello scoccare 5 dardi contro un bersaglio, posto a 16 metri, al centro dei “Ponti Medicei”. Il tiro della fune si svolge in due fasi. La prima fase consiste in due eliminatorie, quindi le finali, che si svolgono alla fine dei giochi. Sono dei veri “giganti” i tiratori della fune cerretese. I 4 tiratori di ogni squadra pesano insieme fino a 500 chili!  Il lancio degli anelli è l’unico gioco del Palio nel quale gareggiano le donne. Consiste nel lanciare 10 anelli di legno verso una rastrelliera con tre pali posta a 6 metri di distanza. La corsa sui troppoli consiste nel percorrere 60 metri su tre pezzi di legno denominati troppoli. La corsa nella bigoncia è l’altro gioco di corsia e anche questo si svolge su una distanza di 60 metri. La corsa nella bigoncia consiste nel percorrere la distanza all’interno di un contenitore di legno per l’uva al quale è stato tolto il fondo in modo da far passare i piedi.

IL PALIO DEI RAGAZZI

Sabato 7 settembre, si è svolto il 54° Palio dei Ragazzi, dedicato agli under 12, con la sua meravigliosa sfilata di piccole dame e cavalieri, unica nel suo genere nel panorama nazionale. La Contrada di Porta Caracosta quest’anno si è aggiudicata anche il Palio dei Ragazzi.

I giochi sono adeguati alle capacità e caratteristiche fisiche dei più piccoli.  il tiro con la balestra, troppo pericoloso per i piccoli, è sostituito con un altro gioco di precisione: il lancio delle palle nel cesto. Oltre ai troppoli, come giochi di corsia vi sono poi la corsa nei sacchi e la corsa nei fustini (che sostituiscono le pesanti bigonce). I cerchi vengono lanciati dalla distanza ridotta di 4 metri. Per la fune il peso massimo complessivo dei 4 tiratori è di 220 chili.

Volendo trarre un bilancio di questo Settembre Cerretese, animato da una grande partecipazione di pubblico e ricco di eventi collaterali al Palio, possiamo dire che questa manifestazione ha dimostrato ancora una volta la sua straordinaria capacità di svilupparsi e progredire nel tempo, confermandosi elemento imprescindibile dell’identità e della memoria storica della comunità, un patrimonio che si è trasferito di generazione in generazione, mantenendosi sempre vivo e vitale, fino ad oggi.